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QUALE RELAZIONE TRA L’EFFICIENZA ENERGETICA E LA DIMENSIONE AMBIENTALE DELLA CSR (Corporate Social Responsibility)

La CSR può essere definita come “l’integrazione da parte delle imprese, delle istanze sociali ed ecologiche nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.
In ambito di condizioni ambientali (cd. environment) assumono rilevanza i seguenti aspetti:
– Prevenzione dell’inquinamento
– Uso sostenibile delle risorse
– Protezione dell’ambiente e ripristino degli habitat naturali.
L’azienda, per implementare quanto sopra, può attuare diversi percorsi:
– ridurre gli scarti di produzione e smaltire correttamente i rifiuti;
– attuare una pianificazione ambientale del ciclo di vita del prodotto o del processo (obiettivo delle ISO 14001);
– promuovere miglioramenti continui nelle prestazioni ambientali attraverso l’introduzione e l’attuazione di sistemi di gestione aziendale e valutazione sistematica della loro efficacia (obiettivo alla base delle EMAS);
– attuare interventi che portino a migliorare l’utilizzo delle risorse energetiche andando sempre più verso l’utilizzo di risorse sostenibili ed il loro mantenimento (attuazione delle ISO 50001 mirate ad implementare un sistema di gestione dell’energia);
– certificazione ecologica dei prodotti (Ecolabel).
Tutto ciò è mirato a raggiungere gli obiettivi di una Crescita Sostenibile che la UE ha così definito:
1 Ridurre le emissioni di gas serra del 20% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020
2 Aumentare la proporzione delle energie rinnovabili nel consumo finale al 20%
3 Aumentare del 20% l’efficienza energetica.
È possibile sintetizzare il percorso aziendale più idoneo per implementare una corretta gestione ed utilizzo dei vettori energetici all’interno dell’attività aziendale. Gestione che se correttamente attuata porterà l’azienda a rispondere agli aspetti ambientali, cioè ad adottare un uso sostenibile delle risorse energetiche e quindi ad un miglioramento ambientale.

Le domande che molte aziende si pongono sono:
quant’è l’effettivo costo di una corretta gestione ed utilizzo dei vettori energetici? si avranno dei benefici effettivi? quali vantaggi si possono avere da una corretta gestione dell’energia?
Ebbene, l’esperienza ci permette di rispondere che il passaggio da una situazione energetica prevalentemente basata su combustibili fossili (petrolio e derivati, carbone, gas) ad un utilizzo prevalente di fonti rinnovabili (solare, eolico, biomassa, etc.) per la produzione di energia non può avvenire senza un minimo di investimento, ma tale passaggio con il tempo darà i suoi frutti all’azienda che lo attuerà, sia in termini di minor sprechi (che oggi si hanno ancora in enorme quantità) sia in termini di minori costi ambientali.
Tale processo non è così arduo da percorrere e, con le opportune attenzioni e pianificazioni d’intervento strutturate a step, si può intervenire e giungere ad una miglior gestione energetica in modo lineare.

SCHEMA DELLA CORRETTA GESTIONE DELLE RISORSE ENERGETICHE

schema CSR
Quanto illustrato risulta essere la strada più logica da percorrere nel rispetto ovviamente delle tempistiche aziendali e delle disponibilità economiche che ogni singola azienda può impiegare.
Nella realtà, il processo non poche volte avviene in modo del tutto casuale, senza considerare l’attivazione in primis degli interventi che liberino risorse e/o degli interventi meno onerosi (vedere INTERVENTI CHE RIDUCONO LA SPESA ENERGETICA e BEST PRACTICES). Il più delle volte la Diagnosi Energetica non viene nemmeno presa in considerazione e si procede effettuando investimenti non di poco conto, che potrebbero venir effettuati dopo altri, aventi un rientro economico per l’azienda molto migliore.
Lo Schema proposto vuole rappresentare uno strumento di confronto e di riflessione per tutte le realtà aziendali attente all’efficientamento energetico e intenzionate a seguire consapevolmente un miglioramento produttivo rispettoso del contesto ambientale.

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